EXPO MILANO 2015
- Cristina Toscana
- 12 mag 2015
- Tempo di lettura: 4 min

Ora che le sedie sono state realizzate, aggiungo alcune informazioni più specifiche sulla nostra partecipazione a EXPO 2015 con il progetto 100 DIFFERNT COPIES
Ecco cosa dicono gli ideatori; Sebastiano Longaretti e Andrea Cattabriga
“Promuoviamo un design a km zero, in alternativa alla produzione di massa. I clienti della piattaforma possono scegliere uno dei progetti, sviluppati sulla piattaforma, e acquistarlo dall’artigiano Slowd più vicino alla loro abitazione» Sappiamo quanto è difficile per un designer oggi vedere realizzato un progetto. D’altra parte, il piccolo artigiano non ha grosse vetrine per mostrare i prodotti. La piattaforma collega queste due figure, consente loro di incontrarsi e vincere la diffidenza, e collaborare. Risultato? Beni di qualità che vengono venduti a un prezzo accessibile, avvicinando il buon design e i piccoli artigiani alla gente comune».!
Siamo stati selezionati assieme a 22 artigiani in tutta Italia per la realizzazione di questo progetto che consisteva nella realizzazione di 100 sedie per arredare il ristorante della CASCINA TRIULZA.
Devo dire che l’adesione non è stata immediata perché EXPO MILANO non ci convinceva, non tanto per il tema che sarebbe molto interessante se approfondito nei suoi aspetti più veri e profondi, ma per la presenza delle grandi multinazionali del cibo, della speculazione di terreno agricolo e i vari interessi economici che ne seguono.
Abbiamo realizzato le sedie perché siamo affezionati a SLOWD ci piace l’idea che propone.
Ed eccoci alla CASCINA TRIULZA sabato 2 maggio invitati al pranzo con gli artigiani e designer che hanno partecipato al progetto. Devo dire che vedere tante sedie cosi particolari tutte in legno di faggio colorato è un effetto cromatico molto bello che invitano a sedersi, rilassarsi e gustare con tranquillità il cibo.
Mi preme sottolineare, un incontro speciale al ristorante con VANDANA SHIVA, che alla Cascina ha presentato il manifesto TERRA VIVA. Da anni seguiamo il suo pensiero e merita di essere conosciuta, ascoltata e seguita.
Vandana Shiva: “Non lasciamo Expo alle multinazionali”
Inserito da redazione il 07-05-2015
“Le multinazionali che hanno distrutto i nostri terreni e prodotto cibo spazzatura saranno tutte ad Expo. Mc Donald, Coca Cola, Monsanto, Syngenta, Nestlè, Eni, Dupont, Pioneer: bastano queste a rappresentarle tutte.Ma le multinazionali non ‘nutrono il Pianeta’, come proclama lo slogan di EXPO 2015. Lo affamano. Cosa si può fare per impedire che EXPO sia solo la passerella dell’agroindustria e di chi pensa che la strada per nutrire il pianeta sia solo scegliere la tecnologia apparentemente più innovativa o la molecola di sintesi più raffinata?”.
Vandana Shiva, economista, attivista e presidente della fondazione Navdanya International, alla vigilia dell’Esposizione Universale ne denuncia i rischi. “Dobbiamo fare di tutto per difendere un modello agroalimentare fondato sull’agricoltura familiare come quello italiano, europeo e di molti altri paesi. Dobbiamo riaffermare l’orgoglio dei tanti piccoli agricoltori di tutto il mondo che hanno tenuto a costo di grandi difficoltà, i loro campi e che li coltivano con i metodi biologici ed ecologici”.

Per Vandana Shiva il punto cruciale è portare in Expo ‘altri contenuti’: “Dobbiamo cogliere l’occasione per incontrare persone che incrociano difficilmente i temi della difesa della biodiversità e che magari pensano chela questione del cibo sia solo un tema di quello che si riesce a mettere in tavola e non una questione centrale per ridefinire l’economia e la democrazia. Se noi, i movimenti e le associazioni che hanno scelto di entrare dentro i cancelli di Expo, saremo capaci di aprire le porte al mondo, alle ragioni della Terra dalla quale può nascere un nuovo paradigma economico allora è possibile che EXPO diventi un’occasione. L’occasione per passare dal modello ‘taglia e brucia’ che è proprio dell’economia lineare estrattiva delle risorse al modello economico, politico e sociale circolare basato sulla ‘restituzione’”.
Milano, 2 mag. – Il Padiglione della Società civile di Expo Milano 2015 ha voluto aprire il suo programma culturale con un evento significativo, a cui hanno preso parte Vandana Shiva, presidente di Navdanya International, don Luigi Ciotti, Presidente di Libera, Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali con delega a Expo Milano 2015, Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica ed Etica Sgr, Sabina Siniscalchi, Vicepresidente Vicario Fondazione Triulza.
“Terra Viva” è un documento di analisi e di denuncia, ma soprattutto di proposta su come superare il paradigma dell’economia lineare estrattiva in favore di quella circolare rigenerativa, per guidare non solo la gestione dell’ambiente e dell’agricoltura, ma tutte le scelte economiche e sociali. Il manifesto Terra Viva è frutto del lavoro e dell’elaborazione – guidata dall’ambientalista Vandana Shiva – di un panel di ricercatori ed esperti provenienti da tutto il mondo, fra i quali Luc Gnacadja, ex segretario della Convenzione Onu di lotta alla desertificazione; Andrea Baranes, economista; Nnimmo Bassey, premio Nobel alternativo
Le nostre considerazioni a fine giornata del 2 maggio.
Sicuramente ne è valsa la pena per farci un’idea su questo evento tanto pubblicizzato, se non altro per appagare la nostra curiosità.
Ci è sembrato un grande luna park, un parco divertimenti con il tanto decantato albero della vita degno solo di essere posto a Gardalnd, di vita proprio nessun cenno !!!
Molti effetti scenici, i padiglioni vuoti, con grandi schermi al centro: Ecco la nostra sensazione è stata proprio di vuoto, di superficialità, di effimero niente che ci abbia arricchito e fatto crescere.
Di positivo c’è l’uso del legno, il legno è presente in molti padiglioni dal design particolare, armonico e bello da vedere.
Queste le nostre impressioni. Da considerare che siamo andati a EXPO sabato 2 maggio il giorno dopo l'inaugurazione e tanti padiglioni non erano completi o addirittura chiusi.,












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